Francesco Pastore

Pubblicato il 23 luglio 2024 alle ore 13:26

Non è facile trovare un ricordo o un aneddoto in oltre 40 anni di conoscenza, amicizia, rispetto con Vito, in giro per l’Italia e nel mondo.

Basti pensare che da studente di medicina al primo anno fu lui con il suo gemello Gianni a guidarmi nelle esercitazioni di Istologia…

Poi, approdato in Clinica Pediatrica, fu quasi “naturale” diventare suo amico…e ricordo le numerose “guardie” che svolgevamo insieme, in cui ero colpito dal suo approccio sempre empatico al bambino e alla sua famiglia. E come dimenticare le mattinate pre-reparto insieme ad altri grandi Maestri: Giorgio Paganetti, Armando Santoro, Gianni Francioso, Emanuele Lattanzi e lui era sempre il protagonista indiscusso di quei momenti.

Negli anni poi l’ho apprezzato come “studioso”...Vito era un “curioso” e i frutti dei suoi studi e della sua curiosità erano poi la spina dorsale delle sue indimenticabili presentazioni e relazioni, con un uditorio sempre attento e che lui deliziava anche con la sua proverbiale simpatia. Non posso dimenticare che mi ha voluto con lui nell’insegnamento di “pediatria d’urgenza” al corso di laurea di nutrizione e di fisioterapia.

Tra i tanti aneddoti ce n’è uno che ricordo particolarmente…eravamo ad un congresso a Riva del Garda ma il nostro hotel era a Torbole, circa 4 km da Riva. Dopo cena dovevamo raggiungere Riva perché c’era una serata alla quale non volevamo mancare…non riuscivamo a trovare un taxi o altro mezzo e così lui disse. “la recchia, andiamo a piedi”…e così al buio ci incamminammo, attraversando anche delle gallerie senza renderci conto che, forse, era anche pericoloso…ma alla fine arrivammo e lui fu il protagonista di quella serata, in cui si impossessò del pianoforte ed iniziò a cantare o proporre canzoni che noi altri dovevamo intonare.

Negli ultimi anni ci ritrovavamo nei congressi SIPPS, di cui era Vicepresidente ed in cui, come ha detto il Presidente Pino Di Mauro, aveva sempre la soluzione “brillante” quando c’erano momenti di impasse…E poi la sua creatura “MEDIETERRANEA” a cui ha dedicato gli ultimi anni della sua brillante carriera…

Vito era davvero UNICO…la pediatria italiana ha perso un grande rappresentante e noi, che abbiamo avuto l’onore di godere della sua amicizia e del suo affetto, siamo tutti più soli…sì, ci hai fatto proprio un brutto scherzo…

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